RIFLESSI DI LUCE
TUTTI I SANTI – SOLENNITA'
"Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli." Mt 5,1-12a
E' meglio illuminare gli altri che brillare solo per se stessi asseriva San Tommaso d'Aquino.
Questo asserto è in fin dei conti una sintesi pregevole della festa che oggi celebriamo e viviamo. Tutti i santi e le sante non sono stati altro che riflessi della luce cristica in ogni epoca e in ogni tempo in modo tutto singolare. Potremmo paragonare questi nostri fratelli e sorelle a quelle luci fondamentali che un prisma riflette quando viene baciato dalla luce bianca. Poiché ogni colore ha un angolo di rifrazione diverso, quando il raggio di luce bianca esce dal prisma devia in modo diverso a seconda della lunghezza d'onda (colore).
I santi non hanno fatto altro che farsi afferrare, possedere, conquistare dalla luce di Cristo Gesù attraverso la fede nel vangelo delle beatitudini così che ciascuno, secondo il suo peculiare carattere, personalità, capacità e carisma ha irrorato il mondo con una luce d'amore particolare. Le beatitudini di Gesù, infatti, solennemente proclamate da Egli stesso, come nuova legge universale, sono la natura, vocazione e missione della Chiesa e di ogni singolo credente. Per mezzo di esse ogni discepolo e discepola divengono quella "luce del mondo" e quel "sale della terra" tanto auspicato dal Signore.
Ciascuno di noi può offrire un po' di luce in questo nostro mondo così avvolto dal buio veritativo, morale, esistenziale a livello globale.
Possiamo ridare ancora speranza a questa nostra confusa e smarrita umanità vivendo secondo lo spirito delle beatitudini che rende la vita bella e pienamente realizzata fino a quando saremo anche noi "santi tra i santi" a godere eternamente, nella Gerusalemme del cielo, della visione beatifica del volto di Dio.
Vergine Maria, tu sei la tutta santa per privilegio ma anche per la tua adesione incondizionata al tuo Signore, aiutaci a seguire le orme ti tuo figlio Gesù sul sentiero delle beatitudini per riattivare la sua luce in questo nostro tempo.
don Nicola De Luca