LA FARINA DELLA GIARA NON SI ESAURIRÀ E L'ORCIO DELL'OLIO NON DIMINUIRÀ

10.11.2024

DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

"Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri." Mc 12,41-44


Sia la prima lettura che il vangelo odierno proposto dalla liturgia ci invita, metaforicamente parlando, a fissa lo sguardo su due icone molto simili fra loro, come fossero un dittico con sfumature leggermente diverse: due vedove povere.

La prima, con un figlio, vive ormai di sopravvivenza a causa di una grande siccità che avvolgeva il suo popolo da mesi. Tutto ciò che possiede è solo un pugno di farina nella giara e un pò di olio nell'orcio. l'ultimo sostentamento per poi abbandonarsi ad un destino di morte. Fino a quando, qualcosa di inaudito e sorprendente si compie nella sua vita. Si fa prossimo alla sua persona e condizione il grande profeta di fuoco: Elia il quale fa una richiesta umanamente paradossale alla donna: una focaccia da mangiare. Ciò significherebbe ridurre ancor di più alimenti alla vedova. Ma alla richiesta insolita aggiunge una promessa: tutto ciò che la donna possiede non si esaurirà fino al giorno in cui la siccità farà posto alla pioggia. La donna crede, ha fede nella parola del profeta e agisce di conseguenza: condivide i suoi poveri alimenti con Elia e la profezia immancabilmente si compie.

La seconda donna, citata dal vangelo, vedova e povera anche lei, attira lo sguardo tenero e amorevole di Gesù il quale, recatosi al Tempio di Gerusalemme osserva come tanti ricchi gettavano monete nel tesoro della Casa di Dio. Nella sua povertà la donna getta nel tesoro una miseria benchè fosse tutto ciò che aveva per vivere. Per lei Dio vale più di ogni altro bene. Dio è la sua vera più vera e grande ricchezza. In quello spazio finalizzato alla cura del Tempio la vedova povera vi getta simbolicamente tutta la sua vita. La sua intera esistenza è consegnata al Signore.


Entrambe le donne sono, per fede e per grazia, capaci di condivisione e di totale abbandono alla Provvidenza del Padre celeste. Avendolo scelto come l'amore di tutti gli amori, con fiducia e speranza sanno che Dio mai le abbandonerà e non farà mancare loro il sostegno e l'aiuto necessari nel momento della necessità.

Come Cristo Gesù che, come ci ricorda le lettera agli Ebrei, non ha consegnato al Padre olocausti e sacrifici ma la sua propria vita riprendendola nuovamente glorificata e risorta.

Il Signore non vuole briciole da noi. Il suo desiderio è che ciascuno gli spalanchi le porte del cuore per abitare in esso con il amore trasfigurtante per sempre.

Vergine Maria, serva del Signore, aiutaci dal cielo a vivere la beatitudine proclamata da tuo Figlio Gesù: Beati i poveri in spirito perchè di essi è il regno dei cieli.


don Nicola De Luca