IN VIAGGIO VERSO LA SPERANZA. DALLA GALILEA A BETLEMME

24.12.2024

NATALE DEL SIGNORE (MESSA NELLA NOTTE) – SOLENNITÀ

24 dicembre

Oggi è nato per voi il Salvatore Lc 2, 1-14


Ciascuno di noi almeno in questa notte santa vorrebbe per un momento cancellare ogni dolore, sofferenza, malattia,, crisi, situazione difficile, vita dissipata e poter vivere quell'atmosfera quasi magica che il natale porta con sé. Spogliarsi di tutto ciò che è doloroso e sofferto per vivere almeno per una notte, per questa santissima notte pace, gioia e speranza. Stasera vorrei che ciascuno di ndi voi pur cosciente della sua situazione difficile, iniziasse simbolicamente a percorrere un viaggio. Mettersi in cammino verso quella grotta dove giace la semplicità fatta storia. In essa troverà poche cose materiali, assenza di ogni cosa superflua, essenzialità allo stato puro ma tanto, tanto, tanto amore. 

E' un viaggio verso la speranza. In questo tragitto ciascuno di noi è chiamato a portare uno o più bagagli. I bagagli che fanno parte della sua vita. Spesso sono equipaggiamenti leggeri, tante altre volte sono valige molto pesanti. Il carico di una malattia, il dolore per la perdita di una persona cara, la sventura di essere incappati in una vita disordinata e disorientata, la consapevolezza di aver fallito tutto fin ora, il disinganno di molti giovani di fronte a una realtà occupazionale inesistente, l'amarezza di promesse non mantenute, il rancore per un perdono non dato e spesso non ricevuto, l'angoscia di famiglie che non ritrovano più la via della pace domestica ed il calore del focolare, la consapevolezza di avere spesso intrapreso strade di morte e di disperazione nel sesso, nell'alcol, nella droga, nel potere e nella rincorsa al successo che assopiscono solo per qualche istante il nostro intimo desiderio di infinito e di felicità, la forte tensione creata dai lacci della crisi economica e quant'altro in proporzioni medio alte ci impediscono di cantare a pieno titolo l'inno di benedizione e di lode che gli angeli di Dio messaggeri della salvezza intonano con gran clamore in questa notte. 

Per una volta mettiamoci in discussione e prepariamoci per questo viaggio con tutti i pesi che portiamo sulle spalle e nel cuore. Sapete è stato n viaggio già intrapreso da un umile carpentiere di nome Giuseppe e dalla sua dolce sposa Maria. Da Nazareth verso Betlemme per un censimento decretato dall'imperatore Cesare augusto così come abbiamo ascoltato nel vangelo. 

Noi probabilmente a differenza di essi siamo così sovraccarichi di molteplici e complesse bisacce che potremmo scoraggiarci e non voler affrontare questo viaggio. Potremmo essere travolti dalla tentazione di guardare indietro o soffermarci in modo eccessivo nei riguardi di questi ostacoli e quindi dire: non vale la pena incamminarsi. Ma io vi esorto ad alzarvi e camminare. Orsù alziamoci e partiamo! Incamminiamoci verso la mangiatoia non temendo di portare tutto il peso dei nostri drammi. Quanti di noi almeno una volta nella vita hanno desiderato poter fare un viaggio. Spesso un viaggio ideale, fantastico probabilmente esiste solo nei sogni notturni. Questo è il momento giusto: una traversata verso la speranza, quella vera, quella che non delude. Deponiamo tutti i nostri drammi nella grotta di Betlemme non perchè ci vengano tolti ma affinchè vengano illuminati e trasfigurati dal bagliore potente e liberante di quel bimbo Dio-uomo che viene nel mondo per portare una croce e ci insegna a saper portare anche la nostra. Per la purificazione, la redenzione, la salvezza del mondo.

Quando parlo o sento di parlare di speranza mi vengono sempre in mente le parole del grande poeta italiano Gianni Rodari:

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere, sai cosa?
La speranza.

"Speranza a buon mercato!"
Per un soldo ne darei ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza

senza fargliela pagare.

In questo consiste la speranza che nasce da un Natale vissuto santamente: ogni nostra delusione, afflizione, scoraggiamento, angoscia, turbamento, sofferenza fisica, psichica, morale trova nel bimbo di Betlemme un'eco infinita che canta alla gioia. Saremo accanto a Gesù nella mangiatoia stanotte e per sempre.

Vergine Maria,a te che hai portato in grembo il Verbo della vita e con tanto amore lo hai donato al mondo, umilmente ti preghiamo fa che possiamo compiere il viaggio santo della speranza verso la grotta della natività per trasformare i nostri dolori e le inquietudini che la vita ci offre in canto di gioia e benedizione.


don Nicola De Luca