IL CAPOLAVORO DI DIO

07.12.2024

DOMENICA 08 DICEMBRE 2024

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – SOLENNITÀ

Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.

Lc 1,26-38


Suggestiva è la Parola di Dio in questo giorno di festa che si intreccia con la Solennità della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

La pericope evangelica ci narra di come l'Infinito si incontri con il limite, sposandolo letteralmente nella semplicità e fragilità di un'umile fanciulla della Galilea, in una zona oscura o per usare un termine odierno, periferica e ai margini rispetto al mondo Giudaico, alla sua sacralità, al suo culto, alle sue tradizioni e alla magnificenza del suo Tempio, nel silenzio e nell'intimità del suo cuore e della sua casa.

L'Ineffabile il cui nome è impronunciabile per il pio ebreo, il totalmente oltre e altro irrompe con discrezione nella vita di Maria proponendole, per mezzo del messaggero angelico Gabriele, il suo sogno d'amore e di salvezza per l'umanità.

Ma questa ragazza era già stata visitata da Dio prima ancora che fosse formata nel grembo materno. È stata pensata, creata, amata dall'Eterno per essere Madre del Figlio suo. Ma questo capolavoro dell'intera della creazione è stato reso dallo Spirito Santo Immacolato, senza colpa originale fin dal suo concepimento.

Nel saluto dell'Angelo c'è qualcosa di umanamente inaudito e inedito che viene pronunziato. Una parola che turba emotivamente anche Maria: kecharitoméne (piena di grazia). La pienezza della grazia abita in lei; sovrabbonda di vita divina come un otre posizionato sotto una fontana di acqua corrente che infinitamente trabocca. Il Signore l'ha resa tale ma senza toglierle quella libertà sacra e inviolabile che appartiene ad ogni essere umano.

Nella sua Immacolata Concezione, Maria è l'opera più bella e perfetta che Dio potesse creare. Il suo più grande capolavoro e al tempo stesso archetipo di un'umanità che viene rinnovata e riscatta per Cristo con Cristo ed in Cristo.

L'adesione libera e incondizionata della Vergine di Nazaret al progetto di Dio è totale. I suoi sogni si sposano sinfonicamente con i sogni salvifici di Dio.

E così si compie, nell'incontro tra il divino e l'umano, quell'evento chiamato a stravolgere la storia umana: il mistero dell'Incarnazione del Verbo di Dio. Troviamo nel Canto Mistico di Alda Merini una sintesi di tutto ciò allorquando la poetessa scrive: Quando il cielo baciò la terra nacque Maria
che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. Maria è il respiro dell'anima, è l'ultimo soffio dell'uomo. Maria discende in noi, è come l'acqua che si diffonde in tutte le membra e le anima,
e da carne inerte che siamo noi diventiamo viva potenza.

Ciò che era Vergine e sigillato per natura, ora diviene grembo generativo e fecondo per intervento sorprendente e straordinario dello Spirito Santo di Dio a cui nulla è impossibile.

Si compiono le antiche promesse che fin dagli albori della creazione troviamo in quello che i Padri della Chiesa chiamano: il Protovangelo; contenuto nei primi capitoli del libro della Genesi. Maria diviene così la cooperatrice per antonomasia, perfetta e originale nell'economia salvifica.

Ma lei è anche un modello e un esempio per tutti noi.

Dal giorno del nostro battessimo, lavati dalla macchia originale e rivestiti di Cristo, siamo stati chiamati a corrispondere al piano d'amore di Dio; in Cristo ci ha scelti e ci ha benedetti per essere santi e immacolati nella carità. Avvolti dall'ombra santissima della Trinità siamo luce che illumina e sale che dona sapore.

Diveniamo in Cristo Gesù grembi generativi di speranza.

Vergine Maria,

Tu trasparenza perfetta della purezza di Dio, prega per noi peccatori e accompagnaci nel cammino della santità.


don Nicola De Luca